bambini che si lavano i denti

L’igiene orale dei bambini: tutte le informazioni utili

Spesso quando si tratta dei bambini, ci chiediamo quale sia l’età giusta per cominciare a lavare i denti e preoccuparsi dell’igiene orale. Un dilemma di molti genitori! Sappiamo tutti che i bambini vivono una vita fatta di ritualità e ritmi ben precisi, che generalmente li tranquillizza.

Far rientrare in questi riti anche “l’occuparsi dei propri dentini” risulta essere davvero importante proprio perché l’igiene orale è fondamentale per il benessere generale di ogni individuo, sin dall’ infanzia. Per questo è necessario che i nostri bimbi imparino fin da subito l’importanza di questi gesti quotidiani.

Quando e come iniziare

Prendersi cura del cavo orale dei bambini è una pratica importante ancora prima che l’eruzione dei dentini da latte abbia inizio. In questo caso è possibile servirsi di una piccola garza inumidita per pulire delicatamente le gengive dopo ogni pasto. I denti da latte iniziano a comparire tra i 3 e i 12 mesi di vita e raggiungono tutti la loro posizione intorno ai 3 anni. I bambini sono diversi tra loro, non dobbiamo quindi preoccuparci se qualche dentino spunta troppo presto oppure in ritardo!

Fin dalla comparsa del primo dentino bisognerebbe lavarlo sia alla mattina che alla sera con uno spazzolino specifico e con un delicato movimento circolare. Lo spazzolino deve avere una testina molto piccola, con setole morbide e dalla punta arrotondata, e un manico lungo e arrotondato per permettere ai genitori di maneggiarlo facilmente.

Cosa succede dai 3 agli 8 anni?

Una volta cresciuti tutti i denti da latte, è importante spazzolarli almeno due volte al giorno (mattina e sera) per 2 minuti. Questa abitudine, già in età precoce, aiuta a prevenire la comparsa delle carie sui denti da latte e aiuterà ad avere denti permanenti più sani. Possiamo aiutarci con uno spazzolino colorato, che può stimolare i bambini a lavarsi i denti più frequentemente. L’importante è che abbia la testina piccola, con setole morbide e dalle punte arrotondate e che il dentifricio contenga fluoro.

La quantità di dentifricio da far utilizzare in questa fascia d’età dev’essere pari a una lenticchia, e i genitori devono controllare che i bambini sputino il dentifricio dopo aver spazzolato i dentini e che non lo ingeriscano.

Intorno ai 6 anni i bambini iniziano ad avere quella che viene definita dentatura mista: alcuni dentini da latte, alcuni permanenti e alcuni spazi vuoti. Dai 6 anni in poi la manualità dei bambini inizia ad affinarsi: dall’alto verso il basso per l’arcata superiore, viceversa per l’arcata inferiore. In questa fase i bambini per l’igiene orale potranno usare uno spazzolino manuale adatto alla loro età, con testina piccola e setole morbide. Dagli 8 anni in poi è possibile utilizzare anche lo spazzolino elettrico.

Consulta uno specialista

Andare regolarmente dal dentista è una delle abitudini più importanti per la cura dei denti. La prima visita odontoiatrica è consigliabile farla all’ età di 3-4 anni.

Scegli fin da subito la professionalità ed esperienza con il Dott. Andrea Poggi. Fissa un appuntamento!

Come effettuare una corretta pulizia degli impianti dentali

Effettuare quotidianamente una corretta pulizia degli impianti dentali è necessario per allungare la vita dell’impianto ed evitare infiammazioni come la perimplantite, causata dalla placca batterica, che potrebbe portare alla perdita dell’impianto stesso in poco tempo.

Per una pulizia curata e attenta esistono strumenti appositi come lo spazzolino, il superfloss, lo scovolino e l’idropulsore. Utilizzarli nel modo corretto garantisce una sensazione di pulizia e freschezza, oltre che prevenire infiammazioni e patologie spiacevoli.

Gli strumenti per la pulizia degli impianti dentali

La base per una buona igiene orale domiciliare è uguale per tutti: spazzolare attentamente i denti, o in questo caso gli impianti, almeno 3 volte al giorno, solitamente dopo i pasti. Uno strumento ancora più efficace dello spazzolino tradizionale è quello elettrico, poiché in grado di eliminare più efficacemente la placca.

Nella pulizia concentrati sul punto di confine tra la gengiva e la sede dell’impianto, perché quella è la zona dove i batteri sono più aggressivi.

Il superfloss e lo scovolino sono ottimi strumenti per la pulizia degli spazi interdentali. Il primo è una specie di filo interdentale con una parte spugnosa, studiato per pulire gli spazi tra denti non vicini tra loro, in caso di impianti o ponti.

Lo scovolino invece è considerabile come un sofisticato stuzzicadenti in grado di infilarsi facilmente e senza grande fastidio negli spazi interdentali. Sfregando a contatto diretto con la gengiva bisogna fare attenzione a non agire con troppa forza, altrimenti si corre il rischio di provocare infiammazioni che possono degenerare in gengivite.

L’idropulsore, infine, sfrutta un getto d’acqua per rimuovere placca e rimasugli di cibo che gli altri strumenti non sono riusciti a eliminare.

Per utilizzarlo correttamente bisogna prestare attenzioni a una serie di accortezze: bisogna indirizzare il getto con un angolo di 45°rispetto al dente, dal basso verso l’altro, senza esercitare una pressione eccessiva; non bisogna collutorio all’acqua perché questa ne inibisce l’azione, ma si può procedere allo sciacquo dopo la pulizia.

Ulteriori accorgimenti per una corretta igiene dentale

Così come per i denti naturali, anche per la cura degli impianti dentali non è sufficiente affidarsi alla sola igiene domiciliare.

Detergere l’impianto con l’idropulsore o pulirlo con lo scovolino, infatti, può non bastare. Per mantenere la funzionalità dell’impianto nel tempo occorre pianificare visite di controllo e sedute di igiene orale professionale, con strumenti ancora più specifici, precisi ed efficienti.

Sottoporsi a una seduta di pulizia professionale almeno una volta all’anno è sicuramente il modo migliore per garantire una perfetta manutenzione dell’impianto dentale.

Prenditi cura del tuo sorriso! Chiama il Dott. Poggi per un appuntamento.

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Come sbiancare i denti in modo naturale

Lo sbiancamento dei denti è uno dei trattamenti più richiesti dagli specialisti come il Dott. Andrea Poggi. Ma molti si chiedono come sbiancare i denti in modo naturale.

Esistono diverse soluzioni naturali per ottenere un buon risultato ma nessuno di questi porta ad un risultato ottimale come una pulizia dei denti dal dentista, uno dei servizi del nostro studio dentistico.

Bisogna però sempre fare attenzione nella scelta di un professionista. L’importanza di scegliere un buon dentista sia per una pulizia dei denti, così come qualsiasi altro trattamento estetico o chirurgico, è fondamentale e si deve basare su professionalità e fiducia.

Come sbiancare i denti in modo naturale: rimedi

Esistono diversi rimedi per ottenere uno sbiancamento dei denti in modo naturale, anche se molto spesso, il tempo speso rispetto ad uno sbiancamento dal dentista, è di alcune settimane se non mesi e non sempre ottimale.

Non che lo sbiancamento dei denti dal dentista non sia naturale. Il trattamento infatti non prevede alcun agente chimico ma solo l’utilizzo di macchinari per pulire in maniera approfondita i denti. Anche il semplice utilizzo di spazzolino e collutorio non basta per ottenere dei risultati ottimali.

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I rimedi naturali

Uno dei rimedi naturali più utilizzati è il bicarbonato di sodio. Il bicarbonato è effettivamente uno sbiancante naturale ma è allo stesso tempo molto aggressivo. Basta una goccia d’acqua per trasformale la polvere di bicarbonato in una pasta dentifricia molto aggressiva. L’utilizzo smodato di questo prodotto può recare dei seri danni allo smalto e causare diverse patologie alle gengive.

Un altro metodo per sbiancare i denti in modo naturale è l’utilizzo della salvia. Molte persone la strofinano sui denti oppure mangiano una foglia di salvia. Il gusto gradevole può portare a pensare che l’utilizzo di questa pianta sia ottimale per ottenere lo sbiancamento ma l’utilizzo continuo di questo prodotto naturale genera una forte sensibilità dei denti.

Ultimo metodo è invece l’utilizzo di frutta come limone, mela e altri alimenti. La mela è ad esempio ricca di acido malico, un acido che alimenta lo sbiancamento naturale dei denti. Il limone, sia succo che buccia vengono spesso sfregati sui denti per ottenere una pulizia e uno sbiancamento naturale.

Contatta il Dott. Andrea Poggi per maggiori informazioni sullo sbiancamento dei denti.

Il Dottor Poggi spiega in cosa consiste l'influenza della salute orale sull'organismo.

L’influenza della salute orale sull’organismo

La salute orale ha una stretta correlazione con il benessere di tutto l’organismo.
L’accumulo di batteri nella bocca favorisce lo sviluppo di gengiviti batteriche e parodontiti, che possono aggravare alcune patologie.

Come sappiamo, una buona igiene orale quotidiana è l’arma di prevenzione migliore contro le infiammazioni del cavo orale. Tuttavia, una routine efficace, consente di prevenire l’insorgere di gravi disturbi non solo nella bocca, ma in tutto il corpo.

Scopriamo insieme al Dottor Andrea Poggi in cosa consiste l’influenza della salute orale sull’organismo e quale sia la loro correlazione.

Come influisce l’igiene orale

In presenza di una scarsa igiene orale, i residui di cibo e i batteri nocivi si accumulano sulla rima gengivale e sui denti, causando formazioni di placca e tartaro. A questo punto, senza una pulizia dentale professionale, sarà impossibile rimuovere completamente i patogeni e si andrà incontro a uno stato infiammatorio del parodonto.

Le gengive si presentano arrossate, gonfie e infiammate e sanguinano al passaggio dello spazzolino o durante la masticazione. Il sanguinamento fa sì che i batteri si diffondano tramite la circolazione in tutto il corpo, arrivando a influire sulle difese immunitarie dell’organismo.

Se non trattata tempestivamente, la gengivite porta inevitabilmente a un peggioramento dello stato infiammatorio e a una condizione di parodontite. Patologia subdola, la piorrea distrugge lentamente i tessuti di sostegno del dente, logorando la gengiva e le ossa. Questa patologia provoca un arretramento gengivale che dà vita a solchi, detti tasche parodontali, dove placca e tartaro si insidiano, facendo perdere stabilità al dente.

Quali patologie possono insorgere?


Ricerche scientifiche negli anni hanno verificato l’influenza della salute orale sull’organismo e la relazione che intercorre tra la salute del cavo orale e il corpo. Oggi possiamo affermare che denti e gengive non curati possono causare:

  • Diabete. Questa patologia aumenta il rischio di contrarre parodontite e, viceversa, la parodontite può aggravare la condizione e rendere più difficile il controllo della glicemia nel sangue;
  • Infezioni respiratorie. È stato appurato che alcuni batteri del cavo orale possono diffondersi attraverso le vie respiratorie, causando severe patologie come polmonite o bronchite;
  • Malattie cardiovascolari. Il sanguinamento gengivale fa si che i batteri possano essere trasportati attraverso l’apparato circolatorio fino alle arterie. Qui possono causare aterosclerosi, che provoca un indurimento delle stesse e ostruisce il passaggio del sangue;
  • Infertilità e disfunzione erettile. La parodontite mette a rischio la fertilità delle donne e intralcia la circolazione sanguigna, peggiorando la funzione dell’apparato genitale maschile.

La salute orale è correlata al benessere di tutto l’organismo e deve essere tenuta sotto controllo. In presenza di gengive arrossate o parodontite rivolgiti subito al Dottor Poggi e previeni il peggioramento della condizione. Contattaci, cliccando qui.

Il Dottor Andrea Poggi Dentista spiega l'importanza della prevenzione e del trattamento odontoiatrico in età puerile.

Odontoiatria pediatrica: le problematiche più comuni

L’odontoiatria pediatrica si occupa di trattare le problematiche più comuni nella fase di crescita. Carie, posizionamenti anomali o malocclusioni dentali sono alcuni dei disturbi che si possonopresentare anche in tenera età.

Per mantenere la salute del cavo orale è sempre consigliabile un’attenta prevenzione a partire dai primi anni di età. Già a un anno di vita sarebbe bene effettuare una prima visita dentistica preliminare per rilevare eventuali problematiche rispetto alla crescita dei dentini da latte.

Nei prossimi paragrafi andremo ad analizzare le problematiche odontoiatriche più comuni nei bambini e a scoprire insieme al Dottor Andrea Poggi, perché è importante affidarsi alla pedodonzia.

Pedodonzia: in cosa consiste

Partiamo dalle basi per comprendere l’importanza di effettuare una visita odontoiatrica pediatrica e vediamo di cosa si occupa la pedodonzia. Branca dell’odontoiatria dedicata alla prevenzione, diagnosi e trattamento dei disturbi dentali, è fondamentale per instaurare un buon rapporto dentista- paziente e insegnare ai bambini l’importanza di una corretta igiene dentale.

A partire dai tre anni di vita, la dentizione si è quasi sempre formata completamente ed è necessario un controllo preventivo. La visita periodica è utile a:

  • Mantenere sotto controllo le carie dei dentini da latte e di quelli definitivi;  
  • Monitorare lo sviluppo della mandibola, le strutture scheletriche e anomalie quali malocclusioni dentali, affollamenti o palato stretto;
  • Verificare il corretto sviluppo degli elementi dentali.

Le problematiche dentali comuni nei bambini

La crescita dei denti provvisori e definitivi nei bambini deve essere accuratamente monitorata. Talvolta, infatti, per fattori di conformazione ossea della mandibola o eredità genetiche, si possono riscontrare posizionamenti anomali dei denti.

Da considerare troviamo inoltre carie, ascessi, macchie e traumi che possono compromettere la salute del cavo orale e avere conseguenze serie sulla dentizione definitiva.

Posizionamento dei denti e ortodonzia

Quante volte hai visto un bambino portare l’apparecchio? Sicuramente molte, in quanto la fase di sviluppo e crescita della struttura scheletrica (tra i 6 e i 12 anni circa) è il momento migliore per correggere un posizionamento dentale anomalo.

Tra i disturbi più frequenti troviamo sicuramente la malocclusione dentale, rapporto anomalo tra i denti dell’arcata superiore e inferiore, che può portare a sviluppare disturbi in altre aree del corpo connesse (cefalea, problemi posturali…).

In questi casi sarà compito del dentista analizzare la gravità del disturbo e prescrivere una soluzione ortodontica adeguata.

Carie e ascessi

Amanti dei dolci e delle caramelle zuccherate, i bambini sono molto soggetti alla formazione di carie.
Non ancora a conoscenza dell’importanza di una pulizia accurata dei denti, trascurano l’igiene dentale, andando incontro alla formazione di placca e, in alcuni casi, carie.  

Nei denti da latte la carie può progredire molto velocemente e causare serie problematiche intaccando la polpa dentaria definitiva.

Gli ascessi invece si manifestano più raramente e possono causare febbre, dolori acuti e gonfiore della zona interessata.

L’odontoiatria pediatrica consente di effettuare una prevenzione efficace delle problematiche dentali dei bambini. Affidati a uno specialista e contatta il Dottor Andrea Poggi per maggiori informazioni.

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Alimentazione e macchie sui denti: tutto quello che devi sapere

Esiste una forte correlazione tra alimentazione e macchie sui denti. Quello che mangiamo può infatti intaccare il colore naturale dello smalto.

I pigmenti contenuti naturalmente in alcuni alimenti vanno ad alterare il colore bianco dello smalto e, più a fondo, della dentina.

Generalmente la causa più evidente dei denti macchiati è una scarsa igiene orale, oltre al consumo smodato di alimenti particolarmente pigmentati.

Con il Dott. Andrea Poggi, dentista di Milano, vedremo quali sono gli alimenti che provocano macchie dentali e come è possibile trattarle.

Perché si formano le macchie sui denti

Le anomalie cromatiche sui denti si formano – come accennato brevemente nel paragrafo precedente – a causa di cibi caratterizzati da una colorazione particolarmente scura o da cibi con un grado di acidità elevato.

Facciamo qualche esempio:

  • caffè e tè nero
  • mirtilli e frutti di bosco
  • barbabietole
  • succo di arancia, limone, pompelmo
  • curry
  • salsa di soia
  • aceto balsamico
  • vino rosso
  • ciliegie
  • spinaci
  • liquirizia
  • cioccolata

Attenzione anche a bevande gassate ed energetiche le quali, oltre a contenere coloranti e grandi quantità di zucchero, sono anche molto acide e possono rovinare e macchiare lo smalto superficiale.

Questo non significa che bisogna eliminare definitivamente questi cibi e bevande dalla dieta; piuttosto bisogna adottare un atteggiamento di moderazione.

Bastano pochi semplici accorgimenti:

  1. non eccedere con l’assunzione di questi ingredienti
  2. prestare attenzione all’igiene orale
  3. effettuare periodici controlli dal dentista

Come effettuare lo sbiancamento dei denti

Le macchie sui denti possono provocare disagio e scarsa autostima in molte persone. Per questo rivolgersi ad uno studio professionale, come lo Studio odontoiatrico Santa Sofia a Milano, è la soluzione per risolvere i problemi di denti macchiati.

Una soluzione può essere lo sbiancamento dentale professionale, effettuato grazie alla duplice azione di perossido di idrogeno e luce ultravioletta che attiva l’azione di sbiancamento. Dopo questo trattamento è ovviamente sconsigliato il consumo dei cibi e bevande citati sopra, per non compromettere il lavoro.

Se invece lo sbiancamento non è sufficiente, dal momento che le macchie sono in profondità, si può procedere applicando le faccette dentali. Si tratta di sottilissime lamine realizzate in composito o ceramica che vanno applicate alla superficie esterna del dente per mascherare i difetti.

Se le macchie sui denti ti provocano disagio e stai cercando uno studio odontoiatrico a Milano per lo sbiancamento dei denti contatta il Dott. Andrea Poggi.

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L’importanza di salvaguardare la salute del cavo orale

Sorridere, parlare, masticare. Una buona salute del cavo orale permette di svolgere molteplici funzioni che ogni giorno sono essenziali per mantenere uno stile di vita sano e combattere l’insorgere di patologie.

Il sorriso non è una questione meramente estetica: una pulizia dei denti accurata è in grado di rafforzare gli anticorpi e aiutare l’organismo nella lotta contro le infezioni, come diabete o virus HIV.

La salute del cavo orale è correlata alla funzionalità del nostro corpo: vediamo insieme al Dottor Poggi fino a che punto e quali sono i rischi di una scarsa igiene orale.

Perché lavare i denti?

In molti leggendo il titolo vi starete chiedendo qual è il senso di questa domanda. Ognuno di noi ha certamente una minore o maggiore esigenza di lavarsi i denti per sfoggiare un sorriso a prova di flash o non presentarsi a lavoro con l’alito cattivo.

D’altra parte, è importante conoscere tutti i rischi derivati da una scarsa igiene orale che possono essere considerati sicuramente più seri e gravi di un semplice caso di alitosi.

Come sappiamo sono molti i fattori che contribuiscono alla formazione di tartaro e carie:

  • Alimentazione scorretta con eccesso di zuccheri e carboidrati;
  • Scarsa igiene orale e mancato utilizzo di filo interdentale;
  • Disallineamento dei denti;
  • Scarsità di salivazione;
  • Presenza di patologie secondarie.

La carie, se non trattata, può portare in poco tempo a sviluppare la parodontite: malattia gengivale che porta a disintegrare i tessuti di sostegno dei denti. Questa infezione oltre a causare ingenti danni al cavo orale è in grado di espandersi attraverso vasi sanguigni e capillari presenti all’interno della bocca fino al resto del corpo.

Il rapporto tra parodontite e malattie sistemiche

Secondo recenti studi la correlazione tra parodontite e malattie sistemiche è forte: dall’apparato cardiaco fino a quello respiratorio, il rischio di contrarre infarti o peggiorare la propria condizione di salute è maggiore, se siamo affetti da un’infezione al cavo orale.

In base a quanto riportato dalle analisi, a livello cardiovascolare un’infezione parodontica può portare a un aumento del rischio di infarto: l’infiammazione può infatti raggiungere la parete interna del cuore e causare endocardite. Inoltre, la possibilità di un ictus aumenta per via della propensione dell’organismo a sviluppare coaguli di sangue.

Rispetto alle patologie respiratorie invece, in caso di scarsa igiene orale, è stata riscontrato un aumento della proliferazione dei batteri che, nei casi più gravi, possono raggiungere i polmoni.

Prevenzione e cura dell’igiene del cavo orale sono comportamenti essenziali per mantenere il nostro organismo in salute e aumentare le nostre difese immunitarie. Se, durante il lavaggio dei denti, soffri di episodi sanguinamento o hai notato un arretramento della gengiva, richiedi subito un consulto specialistico. Contatta il Dottor Poggi per ulteriori informazioni.

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L’importanza di scegliere il dentista giusto

La scelta di un dentista professionista e attento ai tuoi obiettivi è fondamentale prima di iniziare un percorso per la bellezza del tuo sorriso e la salute del cavo orale.

Il dentista è un medico a cui affidi la tua bocca e il tuo sorriso: una volta trovato, non lo cambieresti per tutto l’oro del mondo.

Ecco perché sceglierlo non è sempre un compito di facile amministrazione. Diverse sono le qualità che vanno ricercate nel professionista che si occupa della risoluzione dei problemi del cavo orale e non sono poche.

Nessuno ama andare dal dentista e, per non alimentare ansie e preoccupazioni e avere una buona prestazione medica, è necessario scegliere il professionista migliore rispetto alle nostre esigenze.

Vediamo insieme al Dott. Poggi quali sono le qualità da ricercare nel dentista perfetto!

La specializzazione


Ovviamente il primo requisito necessario è la specializzazione e quindi la ricerca di un professionista che abbia competenze certificate rispetto agli interventi che desideri portare a termine. Per esempio, se hai bisogno di effettuare un impianto dentale ma soffri di parodontite, dovrai recarti presso uno studio specializzato in quella particolare branchia.

Il Dottor Poggi, dentista di Milano, è un odontotecnico professionista, laureato con il massimo dei voti in Odontoiatria e che esegue interventi di implantologia dentale.

Uno dei punti di forza del suo studio dentistico è proprio la stretta collaborazione tra la sua conoscenza medica e quella odontotecnica dei professionisti che lavorano nel laboratorio.

Empatia


La capacità di mettersi nei panni del paziente è essenziale per scegliere il proprio dentista di fiducia. Cortesia e gentilezza sono prerequisiti indispensabili ma, uniti a quel tocco di autoironia o simpatia, rendono l’atmosfera meno stressante e permettono al paziente di calmarsi.

Inoltre, è importante trovare un dentista che comprenda le nostre esigenze. Il detto del Dottor Poggi è metterci sempre la faccia. Si espone in prima persona per permetterti di tornare a sorridere, mangiare e masticare in pochissime ore.

Un esempio pratico: dire addio ai disagi causati da un’assenza di denti, con la realizzazione un impianto di denti fissi in sole quattro ore e risolvere così il tuo problema estetico senza protrarre quella costante sensazione di stress!

Igiene e idoneità degli ambienti


Il kit del dentista è per la maggior parte composto da attrezzature usa e getta o da strumenti sottoposti a sterilizzazione. Detto ciò, un aspetto curato dello studio, dalla sala d’attesa fino a quella operatoria dicono già molto sull’attenzione posta nei confronti dell’igiene e della pulizia.

Pagamento e possibilità di finanziamento

Trovare un dentista che abbia prezzi onesti non è scontato. Allo Studio odontoiatrico Sofia avrai la possibilità di effettuare pagamenti agevolati e saldare il conto a lavoro ottenuto. Il Dott. Poggi offre inoltre la possibilità di finanziamenti ad hoc per pensionati!

Scegli l’esperienza, la tempestività e la professionalità: contatta il dentista, il Dottor Andrea Poggi, che risponderà con piacere a tutte le tue domande.

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Tutti i consigli per prendersi cura dei denti in vacanza: la parola al Dottor Poggi

Il mare, le gite in montagna, le giornate in piscina possono distrarci dal nostro impegno quotidiano nei confronti della cura dei denti e della salute orale.

Un aperitivo che si prolunga trasformandosi in cena o una degustazione di piatti al ristorante sono piaceri innegabili, ma attenzione a non dimenticarci dei nostri amati denti!

In presenza di temperature elevate e osservando cattive abitudini alimentari, il rischio di infiammazione aumenta e la possibilità di trovarci in vacanza con problematiche dentali è sempre più presente.

Proprio per questo, anche in ferie è importante prendersi cura della propria bocca e prevenire le patologie derivate dalla formazione di placca e tartaro.

Con i consigli del Dott. Poggi potrai vivere un’estate ricca di emozioni, mantenendo la tua dentatura in perfetta salute. Seguici in questo approfondimento per scoprire quali sono i segreti per una corretta igiene orale d’estate.

I consigli da seguire

Comunemente, se si parla di vacanze al mare o in montagna, troviamo sempre un modo di mantenere le buone abitudini di igiene orale, derivato dalle comodità con le quali ci circondiamo. A volte però, pianificare un viaggio in montagna o una fuga in luoghi remoti può comportare l’impossibilità di portare con sé un kit spazzolino dentifricio o di avere a disposizione acqua potabile.


Vediamo come possiamo mantenere sana la nostra dentatura seguendo alcuni piccoli accorgimenti:

  • Effettuare un controllo dal proprio dentista di fiducia poche settimane prima della partenza, in modo da scongiurare eventuali problematiche future e monitorare le condizioni di salute della bocca;
  • Spazzolare i denti dopo ogni pasto (se possibile) e in modo accurato, utilizzando filo interdentale e collutorio;
  • Nel caso in cui non disponeste dello spazzolino o non aveste le comodità necessarie per effettuare un corretto lavaggio dei denti, masticate un chewing- gum senza zucchero, in modo da stimolare la produzione salivare e aiutare la bocca a smaltire i residui di cibo;
  • Effettuare un consumo ridotto di bibite zuccherate e cibi dolci fuori pasto, che potrebbero alimentare la proliferazione dei batteri e portare alla formazione di fastidiose carie.

Consigliamo infine di portare con sé un piccolo kit di emergenza nel caso in cui si presenti il mal di denti: antidolorifico e collutorio con clorexidina, dalle proprietà antibatteriche e antinfiammatorie. 

Essere prudenti e consapevoli è importante quando si parla cura dei denti e igiene orale! Se hai bisogno di una visita di controllo pre-partenza o hai un’emergenza, lo studio del Dott. Poggi è sempre reperibile e a tua disposizione.

2021-07-Studio-Dentistico-Andrea-Poggi-Ascesso-Dentale

Ascesso dentale: sintomi, cause e rimedi

L’ascesso dentale è un’alterazione del cavo orale che può colpire soggetti di tutte le età.

Quotidianamente ci sono casi che riguardano i bambini tanto quanto gli anziani. La malattia è dovuta da un’infiammazione generata da batteri che proliferano nei tessuti intorno alla radice.

Diventa visibile ad occhio nudo all’esterno, attraverso un rigonfiamento della guancia in corrispondenza dell’ascesso, e vicino al dente dove si vede una fistola di colore bianco.

All’interno della fistola tende ad accumularsi pus, una sostanza liquida di colore giallo: il primo campanello di allarme che impone il bisogno di recarsi immediatamente dal dentista.

Scopriamo insieme al Dottor Andrea Poggi quali sono le cause, i sintomi e i rimedi di un ascesso dentale.

Ascesso dentale: principali tipologie e cause

In base all’origine dell’infezione, l’ascesso dentale si può classificare in ascesso:

  • Dentale (o ascesso periapicale);
  • Gengivale (o ascesso paradontale);
  • Del dente del giudizio.

Può essere riconducibile, nella maggior parte dei casi, a una carie non curata che ha portato alla distruzione della corona fino ad intaccare il nervo infiammato, origine di un’infezione.

In secondo luogo, l’ascesso può derivare da un dente non devitalizzato correttamente che, con il passare del tempo, inizia a dare problemi.

Nel caso dei denti del giudizio, invece, l’ascesso è strettamente correlato alla particolare posizione anatomica del dente.

I denti del giudizio essendo localizzati in fondo alle arcate dentarie, difficilmente riescono a essere puliti correttamente con l’utilizzo dello spazzolino, portando a un accumulo di batteri, fonte di infezione.

Vi sono altre cause di ascesso dentale. Tra le principali: denti con lesione, igiene orale trascurata, interventi dentali approssimativi, diabete, fumo, consumo di alcolici e malattie croniche.

I sintomi

I principali sintomi di un ascesso dentale sono riconducibili alla percezione di dolore debole, leggero, che può divenire molto forte e pulsante (come se si trattasse di battiti del cuore). Le gengive del paziente potrebbero mostrarsi gonfie, rosse e sanguinanti. Il viso gonfio con una sporgenza vicino alla guancia o all’altezza della mandibola e alitosi.

In caso di infiammazione acuta, il paziente potrebbe avere febbre e percepire spossatezza, causata da un dolore continuo e senso di malessere.

I benefici con il dentista

Come abbiamo anticipato nei precedenti paragrafi, l’ascesso dentale è un’infezione batterica. Il modo migliore per iniziare la terapia è quello di assumere dei farmaci antibiotici. Questo approccio è utile a trattare la malattia in prima istanza tuttavia, nel caso dell’ascesso gengivale, occorre anche drenare completamente l’ascesso per evitare che si riformi. Il dentista procede quindi con l’incisione per estrarre tutto il pus.

Il compito dello specialista Andrea Poggi è quello di rimuovere il tartaro e la polpa infetta.

 L’ascesso dentale si cura con una devitalizzazione o una ri-devitalizzazione quando ci sono le condizioni per il recupero del dente.

Hai bisogno di altre informazioni o vorresti dei chiarimenti relativi all’ascesso dentale?
Non esitare, contattaci e saremo lieti di rispondere ai tuoi quesiti!